11.2.12
Have you ever seen the sky? (or do you always look at your feet?)
Penso:
"ma dico, hai mai visto il cielo?"
e dico il perchè:
"hai mai visto come il sole può essere tutto, e come il nulla del cielo assume dignità grazie a una gamma di tonalità cromatiche?
come la neve imbianca silenziosa come il sole che scalda agosto?
e assume una dignità fittizia, ideale, una sola facciata fatta di stelle,pianeti lontani, sole e luna ...
si, di cose lontane; ma anche di cose più vicine, meno materiali ma cariche di effetto.
E di colori. Nuvole,
il bianco può esser tutto: ma il cielo... dal rosso al celeste. Delineando lo sfondo per contrasti naturali più o meno rilevanti e/o interessanti. E' chiaro come le montagne si stagliano nel vuoto, è facile ma non immediato notare il contrasto con il cielo, ad esempio. e ad esempio notare l'incontro all'orizzonte tra cielo e terra. e tanti altri ad esempio su questo tema.
Fin qui l'astratto,ma il pratico?
Wolf Prix, Coop Himmelb(l)au: "Si parte dal tetto. I miei tetti sono nuvole. Voglio che ripetano la magia delle guglie gotiche, e i segnali delle cupole di Borromini.Voglio evocare la nostalgia celeste degli uomini. Stiamo con due piedi per terra ma non facciamo altro che ideare il prossimo assalto alla torre di Babele. Noi architetti abbiamo l'obbligo di rifare Babele, di trasgredire con le nostre opere ogni autorità costituita. Altrimenti siamo geometri".
Stefano Vastano, giornalista l'espresso: "Come si costruisce la torre di Babele?
WP: "Niemeyer e Le Corbusier hanno inaugurato nel 20 secolo due nuove idee simboliche del tetto che superano la sua funzione-tenda. Niemeyer ha trasformato i tetti in cornici per nuove prospettive, e Le Corbusier in paesaggi urbani.
Un mio amico divide gli architetti in tre gruppi: quelli attratti, come gli archeologi italiani, dalle fondamenta. Quelli interessati, come gli olandesi (vedi Koolhaas), all'analitica calvinista dell'edificio, e quelli che pensano alle nuvole.
L'acrobazia delle nuvole e dei tetti è il momento in cui l'architettura si fa avanguardia. Oggi nuovi materiali e il sofware ci consentono di calcolare in due mesi ciò che nella generazione di Le Corbusier durava anni. Il tetto a forma di goccia che sto costruendo in Corea non può crollare né scoppiare come una bolla di sapone. Sono i tetti i ponti verso il cielo".
da ( http://espresso.repubblica.it/dettaglio/babele-fra-le-nuvole/2122101//0 )
Italiani, oggi: archeologi? calvinisti? Astronauti? O troppo impegnati a seguire l'emergenza contingente, più che il sogno che magari può farci uscire dalle mille crisi?
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